La ricerca farmacologica, per ovviare agli inconvenienti ed ai pesanti effetti
collaterali provocati dai barbiturici, ha sintetizzato composti chimici non a base di
acido barbiturico.
Queste nuove sostanze hanno in comune con i barbiturici la capacità di causare un
certo grado di sonnolenza, sedazione e tranquillizzazione nonché, come conseguenza
dei loro effetti deprimenti sui centri nervosi inibitori, una disinibizione e una
perdita del controllo di comportamenti acquisiti.
Tra queste sostanze le più note ed usate sono quelle a base di:
- metaqualone, conosciuto comunemente come "Mandrax", è usato
soprattutto come ipnotico.
Pur essendo una sostanza utile in terapia, nel 1971, a causa di un dilagante abuso,
fu posta sotto controllo. Negli Stati Uniti, dove dal 1983 è stata interrotta la
produzione farmaceutica, è nota con il nome di "Quaalude". In Italia non sono
presenti in commercio specialità della farmacopea a base di queste sostanze.
Oltre alle proprietà ipnotico-sedative, il metaqualone possiede azione
anticonvulsivante, antispasmodica, anestetica locale, e antitussiva simile a
quella della codeina. Presentando analogie con il metadone viene anche usato
in casi di emergenza per sostituirlo nelle terapie di detossificazione da
eroina.
L'uso prolungato di metaqualone provoca tolleranza e dipendenza psichica e
fisica. Le dosi di abuso sono comprese tra i 100 mg e i 2 g al giorno.
La crisi di astinenza è caratterizzata da gravi convulsioni.
La sintesi, non presentando particolari difficoltà, avviene frequentemente
in laboratori clandestini sommariamente attrezzati.
Il metaqualone si presenta come una polvere appiccicosa bruna, grigia o nera
a seconda della qualità e quantità di impurezze presenti. È anche disponibile
in compresse o capsule. Si assume solitamente per via orale ma può anche
essere associato alla marijuana per essere fumato. Meno frequentemente viene
usato come sostanza da taglio per il confezionamento delle dosi di eroina.
- glutemide, particolarmente tossica, con il cui abuso generazioni di americani
segnarono gli anni Sessanta. Successivamente introdotta nella farmacopea come ipnotico
privo di azione analgesica non trova più attualmente applicazione in terapia
per la potenziale induzione di dipendenza soprattutto di carattere psicologico a
seguito di uso prolungato.
I sintomi dell'intossicazione acuta sono simili a quelli dell'avvelenamento da
barbiturici. Viene assunta per via orale spesso ingerendola insieme all'alcol
che ne potenzia gli effetti consentendone un miglior assorbimento nei tessuti.
La dose letale è generalmente posta tra i 10 e 20 mg. È anche segnalato il consumo
di questa sostanza correlato a quello dell'eroina e delle amfetamine attraverso
pratiche di abuso che sono causa di numerosissimi decessi.
- talidomide considerata un potente sedativo, trovò subito larghissimo impiego
fra i consumatori, fin quando, nel 1961, non fu provato che il prodotto, assunto nei
primi mesi di gestazione, comportava molto spesso la nascita di bambini deformi.
- metilpentinolo
Effetti
Psicoattivi: hanno effetti ed impieghi farmacologici del tutto simili a quelli
degli ipnotici barbiturici (induzione al sonno, obnubilazione ed ottundimento della
sensazione dolorifica), ma rispetto a questi ultimi sono meno efficaci ed anche meno
pericolosi. È noto, inoltre, il loro impiego terapeutico nella cura dell'epilessia.
Collaterali: possono determinare avvelenamento e una leggera dipendenza psichica
nonché, in taluni casi, anche fisica. L'intossicazione causata da questi composti
comporta: confusione mentale, inquietudine, idee di persecuzione e allucinazioni.
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